THE BOX IS THERE FOR A REASON

2024-04-26: EXPECTATIONS / ASPETTATIVE

Within the span of six short months, in America we have come full circle: at the end of last year we were expecting between 4-6 interest rates cuts in 2024, now we are at only 1-2 cuts, with 20% of the market expecting an interest rate rise. The mood is rapidly impacting interest rate expectations in Europe and in the UK, even though their cyclical position is far less favorable.

As surprising as this evolution of expectations goes, it is not without justification: the data did not evolve as the market expected and as a consequence the monetary authorities did not behave as expected either. Forecasting the future is not easy.

When asked, ex-post, why did we not take advantage of the described changes in expectations I remind people exactly that: forecasting the future is not easy. To get short-term moves right you have to guess correctly about the future not once but twice, and in the right sequence: once on the way in and once on the way out. Unlike betting on coin flips in your spare time or with friends, that is very tough to do when your or someone else's money is involved and, more importantly, it is reckless given what we know about the probabilities of success.

If you want to learn anything from situations like this one you should spend less time on finding and praising who got it right and who got it wrong (an exercise which we know it is pointless and prone to misinterpretations). At the same time, you should spend more time on thinking how to best allocate your portfolio in the long-term and on avoiding creative commercial proposals from advisors who act recklessly.

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Despite all of the above, markets had a good week. Equities ended positively and bonds lost marginally. Somewhat counterintuitively, emerging market equities did best even though a relatively tighter monetary policy environment is not necessarily favorable to a cyclical recovery.

[Image Sources: The Guardian, In the Rain by Franz Marc, 1912. Photograph: Staedtische Galerie im Lenbachhaus und Kunstbau, Muenchen/Lenbachhaus Munich]



Nel giro di sei mesi le prospettive di politica monetaria in America sono cambiate radicalmente. Alla fine dell'anno scorso ci aspettavamo 4-6 tagli dei tassi di interesse nel 2024; ora siamo a soli 1-2 tagli, con il 20% del mercato che anzi si aspetta un aumento dei tassi. Questo stato d'animo sta rapidamente influenzando le aspettative sui tassi d'interesse in Europa e nel Regno Unito, anche se la loro posizione ciclica è molto meno favorevole.

Per quanto questa evoluzione delle aspettative possa sembrare sorprendente, non è tuttavia priva di giustificazione: i dati non si sono evoluti come il mercato si aspettava e di conseguenza anche le autorità monetarie non si sono comportate come previsto. Prevedere il futuro non è facile.

Quando mi viene chiesto, inevitabilmente ex-post, perché non abbiamo approfittato dei cambiamenti delle aspettative appena descritti, ricordo ai miei interlocutori che, appunto, prevedere il futuro non è facile. Per azzeccare le mosse a breve termine bisogna indovinare il futuro non una ma due volte, e nella giusta sequenza: una volta all'entrata e una all'uscita. A differenza di un gara di testa-e-croce con gli amici, questo è molto difficile da fare quando sono in gioco i vostri soldi o quelli di qualcun altro e, soprattutto, è imprudente (irresponsabile, nel caso dei soldi altrui) dato quello che sappiamo sulle probabilità di successo.

Se volete imparare qualcosa da situazioni come questa, dovreste dedicare meno tempo a trovare e lodare chi ci ha azzeccato e chi no (un esercizio che sappiamo essere inutile e soggetto a interpretazioni errate). Allo stesso tempo, dovreste dedicare più tempo a pensare a come allocare al meglio il vostro portafoglio nel lungo periodo e a evitare proposte commerciali creative da parte di consulenti che agiscono in modo irresponsabile.

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Nonostante quanto detto fin qui, i mercati hanno avuto una buona settimana. Le azioni hanno chiuso in positivo e le obbligazioni hanno perso marginalmente. Le azioni dei mercati emergenti hanno fatto meglio, anche se un contesto di politica monetaria relativamente più restrittiva non è necessariamente favorevole a una ripresa ciclica.

[Fonte immagini: The Guardian, In the Rain by Franz Marc, 1912. Photograph: Staedtische Galerie im Lenbachhaus und Kunstbau, Muenchen/Lenbachhaus Munich].
2024-04-28 10:54